CRESCITA

Perché il futuro è qui e non invecchia: la vera sfida sarà sopravvivere al proprio patrimonio

La popolazione italiana sta invecchiando, e questo fenomeno non riguarda solo il nostro paese, ma gran parte dell’Occidente. In particolare, l’Italia è il paese più vecchio d’Europa e il secondo più vecchio al mondo, dietro solo al Giappone, che vanta la maggiore percentuale di anziani. Questo cambiamento generazionale è il risultato di due fattori principali: l’innalzamento della speranza di vita e una drastica riduzione della natalità.

Un cambiamento demografico epocale

In Italia, la speranza di vita è aumentata significativamente, raggiungendo gli 81 anni per gli uomini e gli 85 anni per le donne. Parallelamente, il tasso di natalità è sceso al di sotto del livello necessario per garantire un ricambio generazionale adeguato. Un indicatore chiave di questo cambiamento è l’indice di vecchiaia, che rappresenta il numero di over 65 per ogni under 15. Nel 2024, l’indice ha toccato la quota di 199,8, indicando quasi due anziani per ogni giovane. Questo rappresenta un aumento significativo rispetto al 1980, quando il rapporto era invertito, con due giovani per ogni anziano.

La trasformazione demografica è evidente anche osservando la distribuzione della popolazione italiana nel tempo. Nel 1950, con una popolazione di 46 milioni di persone, l’Italia mostrava una tipica piramide demografica con una solida base di giovani. Nel 2000, la popolazione era aumentata di circa 10 milioni, e la distribuzione era diventata più affusolata, con numeri più equilibrati tra giovani, adulti e anziani. Oggi, con quasi 59 milioni di abitanti, la piramide si sta invertendo, prefigurando un futuro in cui gli anziani saranno una componente dominante della popolazione.

Nonostante i problemi associati all’invecchiamento della popolazione, come la sostenibilità del sistema pensionistico, ci sono molte opportunità. La popolazione invecchia, ma invecchia meglio, dando vita alla cosiddetta “Silver Generation”. Questo fenomeno ha portato alla nascita della “Silver Economy”, un settore economico in crescita che, secondo uno studio di Oxford Economics, entro il 2025 varrà 5,7 trilioni di euro. Questa economia si concentra sulla domanda di beni e servizi specificamente progettati per soddisfare le esigenze della popolazione anziana, creando nuove opportunità di mercato e favorendo lo sviluppo di servizi innovativi.

Implicazioni per il futuro

Secondo l’Istat, negli ultimi 10 anni l’Italia ha perso 184 milioni di anni di vita futura, pari a 2,2 anni per ogni persona. Questo dato evidenzia l’urgenza di affrontare le sfide poste dall’invecchiamento della popolazione e di cogliere le opportunità offerte dalla Silver Economy.

Per fare ciò, è necessario adottare una nuova prospettiva. Un’analisi più dettagliata della Silver Generation rivela la presenza di diversi gruppi con esigenze e caratteristiche specifiche:

  • I Realizzatori: Persone tra i 60 e i 69 anni, punto di riferimento per le loro famiglie, dinamici e con molteplici interessi. Sono generalmente soddisfatti della loro situazione finanziaria e preferiscono strumenti di investimento garantiti e a breve termine.
  • Gli Impauriti: Individui tra i 70 e i 75 anni, prevalentemente donne, spesso soli e insoddisfatti della gestione del proprio denaro a causa di scelte sbagliate o mancate in passato. Il loro obiettivo principale è migliorare la capacità di spesa.
  • I Patriarchi: Persone tra i 70 e i 75 anni, serene e soddisfatte di quanto realizzato in passato. Sono solidi finanziariamente ma poco interessati alla finanza.
  • Forever Young: Individui tra i 60 e i 70 anni, caratterizzati dalla curiosità e dal desiderio di fare nuove esperienze. Sono preoccupati per l’inflazione che potrebbe erodere i loro risparmi.

Un nuovo approccio per una nuova generazione

La Silver Generation non è omogenea: è composta da individui con esperienze di vita, aspettative e capacità economiche molto diverse. Per questo è necessario personalizzare le soluzioni, che si tratti di investimenti, protezione del patrimonio o servizi di assistenza. La pianificazione patrimoniale per la Silver Generation non riguarda solo il mantenimento del tenore di vita, ma anche il passaggio del patrimonio alle generazioni successive e la gestione delle risorse in modo che possano durare a lungo.

Pianificazione finanziaria e consulenza personalizzata

Per questo è cruciale adottare una pianificazione con un orizzonte temporale adeguato e di lungo periodo. Questo processo deve essere guidato dalla consapevolezza che le esigenze possono essere complesse e in continua evoluzione. Il consulente finanziario svolge un ruolo fondamentale in questo contesto, aiutando a identificare le strategie più efficaci e personalizzate per ogni individuo e famiglia. Pianificare nel lungo termine non significa solo gestire il patrimonio attuale, ma anche prepararsi per le sfide future e sfruttare le opportunità emergenti.

Un esempio è rappresentato dalla creazione di strumenti di gestione patrimoniale che consentano di far fronte alle spese sanitarie future, spesso un’incognita importante per gli anziani. Inoltre, investire in strumenti che possano garantire rendite costanti è un modo per assicurarsi un tenore di vita stabile, anche in età avanzata.

La vera sfida sarà quella di sopravvivere al proprio patrimonio, questo concetto non riguarda solo la gestione dei soldi, ma anche la capacità di continuare a vivere una vita piena e soddisfacente, facendo le scelte oggi le giuste per il proprio benessere e quello delle generazioni future. La Silver Generation è una risorsa preziosa, non solo per il suo contributo economico, ma anche per il valore delle esperienze e delle competenze che può trasmettere. La sfida è quella di costruire un futuro in cui l’età non sia un limite, ma una nuova opportunità da cogliere.

 

 

 

Cerca