Cliente:
Imprenditore, proprietario di due immobili e detentore di attività finanziarie, ha due figli minorenni e una moglie che non svolge alcuna attività lavorativa.
Obiettivo:
Trattandosi di una famiglia monoreddito, vorrebbe trovare un modo per tutelare moglie e figli per il caso di una propria improvvisa scomparsa e per proteggere il patrimonio familiare da aggressioni da parte dei creditori dell’azienda di cui è unico socio.
Soluzione:
Il cliente potrebbe investire la parte mobiliare del suo patrimonio in una polizza in cui lui stesso configurerebbe come contraente e assicurato, e la moglie e i figli come beneficiari ognuno per un terzo del valore della polizza. In tal modo, le attività finanziarie potrebbero godere di una certa protezione dalle aggressioni dei creditori esterni. Nell’ambito della polizza, il cliente potrebbe prevedere una copertura assicurativa caso morte pari al 10% del capitale investito così da offrire ai suoi famigliari una tutela maggiore. Inoltre, il cliente e sua moglie potrebbero conferire i due immobili di famiglia in un fondo patrimoniale. In tal modo, gli immobili andrebbero a costituire un patrimonio separato rispetto a quello dei coniugi che l’hanno istituito. Infatti, i beni compresi nel fondo potranno essere aggrediti solo dai creditori della famiglia e non invece dai creditori dell’azienda che non potranno soddisfarsi sui beni immobili oggetto di “segregazione”.
